1... 2... 3... STELLAAAAAAA!!!

L'universo a portata di bambino

Le comete dal giro lungo: Nube di Oort

Le comete di lungo periodo e la Nube di Oort

Ciao amico terrestre, l'ultima tappa del viaggio ci ha fatto conoscere Plutone e la sua breve (dal 1930) ma lunga storia, soprattutto la storia riguardante la sua categoria. Un segreto, ora che lo abbiamo superato, posso anche svelarvelo: Plutone non sa come lo classifichiamo noi, e tra l'altro non gli interessa proprio! :)

Comunque... lasciamo Plutone alla sua orbita e i terrestri alle loro classificazioni (sapessi quanto sono incerte... ma servono a fare ordine mentale!) per continuare il nostro viaggio e vedere cosa ci aspetta... i confini del Sistema Solare sono qualcosa di "nuovo" anche se in realtà qualcosa ci abbiamo spedito a controllare. Ne sappiamo ancora poco però... e credo che approfondiremo il discorso al prossimo appuntamento!

Per adesso teniamo gli occhi aperti e vediamo cosa ci riserva il viaggio!

Lasciamo Plutone

Come ti ho detto, amico terrestre, non ne sappiamo molto e potremmo attenderci anche una bella zona vuota molto ma molto lunga da attraversare... però se guardi bene ci sono alcuni oggetti che lasciano perplessi. 

Dentro la Nube di Oort

L'immagine lo mostra chiaramente... abbiamo salutato Plutone ma intorno a noi ci sono oggetti che abbiamo già conosciuto e che, a differenza della volta scorsa quando abbiamo parlato di Fascia di Kuiper, stavolta sembrano provenire da tutto il cielo! Ricordi la Fascia di Kuiper? E' un disco, e le comete che traggono origine dalla fascia hanno un'orbita ben precisa rispetto al piano del Sistema Solare. Queste invece vengono dall'alto, dal basso... 

Ora ti chiedo, amico terrestre: cosa potrebbe spiegare il fatto che queste comete sembrano provenire, e in effetti provengono, da tutto il cielo che circonda il Sistema Solare? Se ci pensi è facile... 

Esiste una zona di oggetti, di nuclei cometari, proprio come la Fascia di Kuiper ma anziché disporsi come disco si dispongono a sfera intorno al Sole, distantissimi. Questi oggetti occupano una zona che si estende tra le 20 mila e le 100 mila Unità Astronomiche, superando quindi l'anno luce di distanza dal Sole! Si chiama Nube di Oort e per raggiungerne la fine dobbiamo intraprendere un viaggio più lungo di quello Sole-Plutone... più lungo... quanto più lungo? 2400 volte!

La Nube di Oort è una zona sferica ai confini del Sistema Solare che accoglie i nuclei cometari di lungo periodo.

In realtà non abbiamo mai visto questa nube, che è stata soltanto "teorizzata" proprio a partire dalla presenza di queste "comete" dalle orbite più svariate. A "teorizzarla" fu Jan Oort nel 1950 ma è una zona troppo distante e buia per poterla vedere con i telescopi da Terra!

La Nube di Oort, vista da fuori

E cosa induce i nuclei cometari a entrare nel Sistema Solare? Beh... le stesse perturbazioni che abbiamo visto per le comete di breve periodo: stelle di passaggio, esplosioni stellari... ogni cosa che possa determinare una "ventata" tale da spazzar via qualche nucleo. Alcuni vanno verso l'interno, altri verso l'esterno, sta di fatto che comete che provengono da così lontano impiegano tantissimi anni per giungere nei pressi del Sole e per questo sono chiamate comete di lungo periodo.

Alcune addirittura assumono traiettorie non ellittiche ma iperboliche e, dopo un passaggio vicino al Sole, non tornano neanche più! Quando parlo di lungo periodo però lo faccio a ragion veduta: ci sono comete che tornano dopo circa 2000 anni e una è passata proprio nel 1997. Era bellissima, magari tu ancora non eri nato ma sicuramente se chiedi a chi è un po' più grande se la ricorda: era brillantissima e mostrava una coda meravigliosa. Il suo nome è Hale Bopp!

Hale Bopp vista da Terra

Una coda di ben 50 milioni di chilometri! Un terzo della distanza tra Terra e Sole! Nel cielo terrestre fu qualcosa di bellissimo ed emozionante. 

Ci sono altre comete che invece finiscono troppo vicine al Sole... e un corpo ghiacciato che passa troppo vicino al Sole - per definizione - se la passa male, amico terrestre! Un esempio ci fu a dicembre 2013 con la cometa ISON. Quando fu scoperta si pensò subito a una cometa spettacolare ma finì con l'avvicinarsi troppo al Sole... e ne uscì distrutta. 

La ISON vicina al Sole

Che differenza di dimensioni! Come poteva un corpicino così piccolo e ghiacciato passare vicino al Sole senza subire danni? E infatti...

La ISON vaporizzata

Le immagini scattate dalle sonde vicine al Sole sono impietose: quella cometa "del secolo" si disintegrò senza pietà. E a noi, che siamo amanti delle comete, non resta che attendere qualche altro "intruso" che dalla Nube di Oort venga a trovarci nel Sistema Solare interno. 

Ma ormai noi abbiamo fatto il nostro tempo in questo sistema, amico terrestre. Stiamo per uscire e la prossima fase ci porterà proprio ai limiti del Sistema Solare. E poi usciremo per sempre!